Ti è piaciuto Tutta la Jura… che esiste! – Guida per bere e mangiare bene in mezzo agli unicorni #1, vero? Benissimo, eccoti perciò la seconda e ultima parte del racconto dei nostri recenti viaggi in Jura, un episodio che racchiude altre visite in cantina, diversi ristoranti e molto altro, così che anche tu possa vivere una magica esperienza in questa splendida regione francese. Ripartiamo!

 

PASSENANS

 

Cantine che ci sono piaciute

 

Domaine les Dolomies

Si trova a due passi dalla piazzetta principale del comune (Mairie) e per annunciarsi bisogna suonare la campanella in ferro battuto sul portoncino della cantina.

Nel nostro precedente viaggio la visita si era svolta in solitaria con Céline Gormally, un incontro piacevole ma abbastanza veloce siccome la 2021 non era stata una buona annata e la produzione veramente poca; avevamo infatti assaggiato solo le magnum di Malgré Tout (malgrado tutto…. come recita l’etichetta: grandine, gelo e muffa) in cui le poche uve raccolte si sono unite in due cuvée, una rossa (Pinot Noir, Troussard e Ploussard) e una bianca (Chardonnay e Savagnin), comunque dal gustoso equilibrio.

Quest’anno invece la visita è risultata decisamente più ricca, grazie alla presenza di Steve, suo marito, a una vivace ristoratrice locale che ci ha aiutato con la traduzione – il nostro francese annaspa – e a un aspirante vigneron in fuga da Parigi.

Tutta la JURA… che esiste, visite in CANTINA, RISTORANTI e molto altro #2

Tra parecchi assaggi delle annate 2022 e 2023 direttamente da botti e vasche, sia in cemento che in acciaio, e le diverse bottiglie aperte davanti all’ingresso dell’altro caveau, il nostro vino preferito è stato un bianco: l’Arco 2022, un Savagnin ouillé che prende il nome da uno degli asini che aiutano in vendemmia. Grande acidità, piacevolissime note agrumate. Cercalo!

 

POLIGNY

 

Dove bere e mangiare… Bene!

 

Barzing

Il primo amore non si scorda mai. La prima volta ci eravamo capitati in una soleggiata giornata di fine aprile nel 2022, appena arrivati in Jura e ancora completamente spaesati. All’ora di pranzo le strade erano deserte, ma i tre graziosi tavolini all’aperto del Barzing ci hanno fatto sperare che fosse aperto. Non sbagliavamo!

La nostra prima bottiglia di Les Dolomies (il SavagninPrémice” 2019) e un buonissimo tagliere di prodotti locali (Comté 12 mesi, salame con nocciole e una specie di prosciutto crudo affumicato), che è l’unico piatto che offre la casa, hanno fatto il resto.

Ovviamente siamo tornati anche quest’anno e ci teniamo a informarti che la formula è rimasta la stessa: tutte le bottiglie disposte col prezzo sulla lunga mensola che corre su di una parete della sala e il solito rassicurante tagliere in cui un vasetto di rillettes di pollo troneggiava al posto del prosciutto.

Una chicca? Qui puoi assaggiare alla spina – sì, esatto, alla spina! – il Savagnin ouillé di Valentin Morel (aka Les Pieds sur Terre), una vera delizia che speriamo non abbia bisogno di troppe presentazioni.

 

Café Clandestin

Presso la stazione ferroviaria (attenzione! Non è il bar della stazione che ti aspetteresti… Fai attenzione solo a suoi orari di apertura molto limitati; come quasi tutte le attività in zona, la domenica è chiuso) di Poligny, troverai il caffè più buono di tutta la Jura. Parola di Pierre, tra l’altro. Pierre chi? Proprio lui, Overnoy.

Come l’abbiamo scoperto?  Dopo una cena ad Arbois, abbiamo attaccato bottone con Simon, un simpatico ragazzo ricciolo di origine belga, con cui ci siamo confrontati su quanto i vini bianchi francesi “naturali” ci sembrino spesso più eleganti e profondi rispetto a quelli italiani, ma che, magra consolazione, al contrario il caffè espresso italiano sia decisamente meglio di quello francese. Ecco: ci ha invitato ad andarlo a trovare al lavoro la mattina successiva e… Oh cavolo, che scoperta!

Beh, dopo aver finito di tostare un po’ di caffè, Simon ci ha salutato regalandoci una bottiglia di vino prodotto con un mix di uve bianche e rosse (Pinot Noir, Savagnin…) da lui insieme a un amico, Stein, proprio nelle vigne che si vedono sopra i binari della stazione… Ti piacerebbe assaggiarlo, vero? Sai dove cercare. Prego.

 

Non vorrai tornare a casa a mani vuote? (negozi)

 

Nella piazza centrale, Place des Déportés, ci sono vari punti vendita (crèmerie) di produttori del formaggio tipico dello Jura, ovviamente sua maestà il Comté. Vale di certo la pena comprarne in più negozi, di diverse stagionature, per potersi così gustare in tutta calma le differenti sfumature aumentandone la conoscenza. Nella stessa piazza ci sono poi il negozio Epicurea (vini, formaggi ed altre prelibatezze locali) e poco dopo sullo stesso lato la nuova enoteca Racines – Essences de Terre. Entrambi hanno un’interessante selezione di prodotti. Ci auguriamo vivamente che tu non abbia le mani bucate…

 

Comté, due veloci parole

Appartenente alla medievale famiglia dei gruyères e affermatosi negli ultimi anni come uno dei più richiesti dai gourmet di tutto il mondo, il Comté è un formaggio a pasta pressata e cotta ottenuto esclusivamente da latte crudo, di mucche di razza Montbéliarde o Simmental, che deve essere raccolto dalle fruiterers (i caseifici della zona) in allevamenti situati entro un diametro massimo di 25 km misurati “a volo d’angelo”, così da conservare in ogni forma le caratteristiche della microzona in cui è prodotta. Per degustarlo al meglio, generalmente in purezza tagliato a bastoncini, ecco una semplice classificazione da ricordare. La stagionatura va da un minimo di 4 mesi fino anche oltre i 24, di conseguenza gli aromi percepiti si dividono in sei gruppi principali: lactique (burro, yogurt, panna), fruitée (nocciola, noce, albicocca, arancia), torrefiée (crosta di pane, caffè, cioccolato), végétale (erba, funghi), animale (cuoio, lana bagnata) ed epicée (pepe, menta)

 

VAL SONNETTE

 

Dove bere e mangiare… Bene!

 

Autour de l’Âtre

In località La Doye tutto è verde, si trovano giusto poche case e un vecchio lavatoio. Sulla porta di quello che fino a pochissimi anni fa era un vecchio fienile adesso c’è un caratteristico ristorante.

Jura, visite in cantina... Autour de l'Âtre

Il protagonista di questo unico spazio condiviso tra la cucina a vista e i 4 tavoli tondi è il camino dall’altissima canna fumaria sulla cui griglia vengono. tra l’altro. cucinate molte delle portate che compongono i 3 menù degustazione proposti (da 3/4/6 portate a 49.00/76,00/94,00 euro).

Tutti i piatti sono realizzati con mano ispirata, grande attenzione ai dettagli, alla materia prima locale e alla sostenibilità del tutto. Quello che mangerai è sempre a discrezione dello chef Gabriel Guinnebault e lo scoprirai con l’acquolina in bocca, portata dopo portata, coccolato dalla danza dello staff tra la cucina e il camino. Ovviamente dopo averti chiesto eventuali allergie, intolleranze o… Un piatto che ci ha emozionato? Il petto d’anatra cotto sulla brace era davvero favoloso. La carta dei vini invece presenta una selezione piuttosto ridotta, ma sempre varia e ricercata.

Il caffè? Ҫa va sans dire, è quello del Cafè Clandestin di Poligny.

 

CHÂTEAU CHALON

 

Jura, visite in cantina... Chateau Chalon

Un dipinto en plein air, un paesaggio da cartolina, uno dei villaggi più belli di Francia. Seduti sul muretto del belvedere St Jean ci godiamo questo spettacolo: il paese raccolto sulla punta rocciosa dell’altopiano, le rovine dell’antico castello, i giardini privati delle case, lo strapiombo sulle vigne sottostanti.

Ci perdiamo a piedi tra le viuzze del borgo e arriviamo al belvedere de La Rochette, qui possiamo osservare lo splendido panorama tra l’ampia reculée con la vallata del fiume Seille da una parte e la pianura verso la Borgogna dalla parte opposta.

Purtroppo oggi non resta niente della struttura originale dell’antica abbazia benedettina dove le monache diedero i natali al Vin Jaune. Ma puoi visitare la chiesa medievale di St Pierre, un connubio di architettura romanica e gotica.

Cantine che ci sono piaciute

 

Domaine Geneletti

Una delle poche cantine aperte di domenica; ad accoglierci c’era David Geneletti in persona. La visita è stata sì veloce ma piacevole. E poi ci ha dato la possibilità di comprare alcune bottiglie, tra cui due del loro intenso Château Chalon 2016, non a caso l’assaggio più entusiasmante della degustazione  Ah, hanno anche un altro punto vendita a l’Étoile, il paese dell’omonima denominazione AOP.

Domaine Credoz 

Qui invece abbiamo fissato un appuntamento. Quando Annie Credoz ci ha fatto accomodare nella piccola sala degustazione, un quadretto ha attirato la nostra attenzione: la raffigurazione delle foglie dei 4 vitigni nobili della zona (Melon, Ploussard, Savagnin e Trousseau) Non dobbiamo dirti che gli assaggi sono terminati con l’acquisto di altre due bottiglie del loro persistente Château Chalon 2017… Ecco, sappi che nella struttura hanno anche delle confortevoli camere per riposare (Le Clos de l’Amandier). Degustare può essere stancante.

 

Passeggiare tra i vigneti

 

Come a Pupillin, in macchina, scendi verso Voiteur e fermati lungo la Route de la Vallée in direzione Nevy-sur Seille. Da qui potrai ammirare il paese dal basso e avvertire una vertigine al contrario. Se hai tempo inoltre non mancare una passeggiata tra i sentieri che separano i vigneti e salgono su verso il centro storico. Perché nel corso di un viaggio in Jura degno di chiamarsi tale non possono di certo mancare le visite in cantina, ma anche camminare la vigna è un qualcosa di magico.

Jura, visite in cantina... Natura

 

Purtroppo il nostro tempo è finito, bisogna rientrare a casa. Mentre guidiamo in direzione Revermont Sud, con un tuffo al cuore vediamo il cartello per Rotalier, il paese natale di Domaine Labet, Domaine Buronfosse e sua altezza Domaine Jean-Franҫois Ganevat (che non siamo ancora riusciti a capire se sia ancora suo o sia stato venduto a qualche investitore…)… Sì, quella roccia di marna grigia che spicca contro il cielo è proprio quella delle famose etichette! Estremamente pentiti di non aver preso un giorno in più di ferie, proseguiamo oltre, verso il confine con il dipartimento dell’Ain, non prima di fare una sosta nella cittadina dal nome più romantico di sempre, Saint Amour, cominciando già a curiosare per il prossimo viaggio.
A prestissimo… Jura!

 

About the Author: Diletta Menconi e Marco Zeppa “Bevitori Apuani”

Nati a Carrara nei primi anni 80, non siamo altro che due appassionati di vino a tempo pieno e lavoratori in tutt’altro settore nel tempo libero. E infatti spendiamo tutto ciò che guadagniamo in vino, viaggi e pezzi di Modernariato con la m maiuscola. Da quando poi il nostro girovagare si è concentrato su etichette artigianali e buona cucina, anche e soprattutto grazie alle persone incontrate, ogni esperienza è risultata indimenticabile, rendendo inutile, oltre che praticamente impossibile, realizzare una classifica dei nostri posti preferiti. Se da sempre, per condividerne emozioni e ricordi, scriviamo a penna, con grande piacere, piccole guide per gli amici, adesso è arrivato il momento di farlo virtualmente qui su Enoplane.com. Pronto a partire con noi?

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