Esiste davvero una nuova Marsiglia? Nonostante i titoloni di quest’ultimo periodo, apparsi anche in Italia, in realtà non lo so mica. Probabilmente solo chi l’ha vissuta allontanandosi dal Vieux Port, Le Panier et Cours Julien capisce di cosa sto parlando, ma sappi comunque che camminarne le vie, anche senza spingersi troppo fuori dal centro, potrebbe un po’ infastidirti, lasciarti addosso un senso di disagio causato da una gestione molto poco “lumière” che l’ha evidentemente condotta per mano lungo una strada che sa molto di degrado e dalla conseguente assenza di quel tipico romanticismo che caratterizza le più belle città d’Oltralpe.
Eppure Marsiglia rimane una creatura pulsante dove, negli angoli più impensabili, si nascondono una miriade di realtà antropiche straordinarie capaci di far innamorare i più. Diversamente non si spiegherebbero i tanti giovani, autoctoni o no, che decidono di farne la propria casa. E visto che Enoplane.com parla prevalentemente di vino e cibo, la prima di cui voglio parlarti è Regain, un neo-bistrot che…
Cosa? Che cos’è un neo-bistrot?
Non è altro che una nuova tipologia di ristorante, nata a Parigi non troppi anni fa e caratterizzato da prezzi piuttosto accessibili, dall’atmosfera informale – sino a qui direi come un normale bistrot – e da una cucina moderna (dai, innovativa non direi proprio…) contaminata dalle più svariate influenze internazionali.
Per capirci, Alexandre Cammas, co-fondatore di Le Fooding, ha dichiarato al Wall Street Journal che i neo-bistrot corrispondono a un regista di cinema indipendente pronto a condividere con il mondo la sua passione… Il prezzo è ovviamente un elemento di successo, ma sono l’autenticità e la qualità dell’esperienza il fattore determinante.
Figo, no? Ma torniamo a Regain… Queste sono le fotografie dei piatti assaggiati in una incandescente sera di fine agosto, nell’incantevole giardino interno del locale aperto alla fine del 2021 da Sarah Chougnet-Strudel (in cucina) e Lucien Salomon (sala e cantina).
Nascosto nel 5° arrondissement, più precisamente nel mezzo di rue Saint-Pierre, Regain è appunto un vivace neo-bistrot che propone una cucina contemporanea, a volte un po’ ruvida e dai sapori audaci, mixando ingredienti autoctoni e di stagione con quelli che la multiculturalità di Marsiglia ha definitivamente instillato nell’animo dei suoi abitanti e non solo. Memorabili la spinta della tartare, la freschezza delle pommes dauphine – tipiche pallottole fritte a base di pasta choux mescolata a purè di patate – e l’equilibrio zuccherino della tartelletta.
E il vino? Lucien, a mio modo di vedere le cose, è un fuoriclasse. Sorride disponibile con tutti i clienti, non se la tira e ne sa. Tanto. La carta dei vini di Regain conta una settantina di etichette, tutte naturali e ad alto coefficiente di rotazione, proposte al tavolo con ricarichi per nulla esosi. Potrei definirla infatti come un’accattivante e inclusiva mistura dei frutti di un manipolo di illuminati produttori provenienti in prevalenza dalla Francia (Doquet, Horiot, Labet, Buronfosse, Sabre…).
Inoltre, ad aumentare il divertimento, è sempre disponibile una lavagna che indica diverse proposte al calice pensate per giocare con i piatti di Sarah (5,00/6,00 euro).
Insomma, con appena un po’ di attenzione in più a cotture (l’alalunga era molto… cotto) e bilanciamento delle componenti, anche quantitativo, penso che la lanterna che contraddistingue l’esterno del locale sia destinata a illuminare rue Saint Pierre per lungo, lunghissimo tempo.
Ah! Tornando al discorso di apertura, non avere paura di visitarla e continua a seguirmi in questo piccolo viaggio per il capoluogo della Provenza. Perché? Perché alla fine di un soggiorno, anche grazie alle innumerevoli bellezze naturali che la circondano, Marsiglia troverà sicuramennte un modo per rubarti il cuore. Ti lascio qualche foto per farmi capire meglio.
Regain
Rue Saint-Pierre, 53
13005 Marseille (FR)
+33 48668 3320
www.regain-marseille.com
Piatti all carta: 9,00/22,00 euro, 7,00/9,00 i dolci